Per sedurre una giovane attrice, Jean decide di girare un film. Invita a unirsi a lui due muse ispiratrici, un famoso pianista jazz e un filosofo, suo amico di vecchia data che porta con lui una brillante neuroscienziata. Giorno dopo giorno, il team ragiona sulla sceneggiatura del film. Subito però sentimenti, emozioni e creatività delle persone eclissano i personaggi che dovrebbero interpretare… come se la sincerità dovesse nascere dalla finzione...

L'intento del film è rappresentare la spirale negativa nella quale sono caduti molti artisti, abbagliati dalla temporanea celebrità che prometteva Andy Warhol. Una maledizione che per alcuni è stata addirittura fatale. Il tutto prendendo ispirazione dalla storia di David Solanas, la cui madre tentò di uccidere il famoso artista pop.

Stretta nella morsa della sopravvivenza, Manola compie un atto estremo: rapisce il sindaco del paese che diventa nei suoi occhi il Simbolo e il Rappresentante della decadenza della realtà. È davvero legittimo rispondere al disagio con la violenza?

Reinterpretando il dramma “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, i protagonisti fondono la loro vita con quella dei personaggi che mettono in scena, nell’attesa che prima o poi Godot arrivi. L’ansia di non essere all’altezza della situazione, la difficoltà ad esprimere i propri sentimenti e la drammatica realizzazione di aver sprecato parte della propria vita, rappresentano il tema comune che lega insieme le loro vite.